Finalmente, a tre anni e mezzo dal fortunale che il 10 agosto del 2017 devastò il Sanvitese, sono stati ultimati i lavori di ripristino dei biotopi dell’Antico cimitero ebraico e delle Risorgive della roggia Vignella. Che i tempi sarebbero stati lunghi, considerata la complessità degli interventi necessari, lo si era capito da subito. I lavori, su incarico del Comune di San Vito, proprietario dei biotopi, sono stati eseguiti da un’impresa specializzata e, compatibilmente con i tempi e le risorse disponibili, sembrano essere stati eseguiti correttamente. E non poteva essere che così, se si tiene presente che nell’eseguire i lavori l’impresa incaricata ha dovuto seguire scrupolosamente le vincolanti prescrizioni del Corpo Forestale Regionale e del Servizio Biodiversità della Direzione centrale regionale per le risorse agroalimentari, forestali e ittiche (istituzioni che hanno competenza in materia di tutela degli ambienti naturali e delle aree protette regionali), e “last but not least” (almeno per quanto concerne il biotopo dell’Antico cimitero ebraico) le indicazioni di massima contenute nel “Piano dei lavori di ripristino del biotopo dell’Antico cimitero ebraico” redatto a suo tempo dalla nostra associazione. In entrambi i siti una grande mole di lavoro è stata necessaria per rimuovere il rovo, che aveva invaso tutte le superfici libere e che, a causa dell’inaccessibilità dei luoghi, aveva avuto modo di crescere smisuratamente e in piena libertà (svolgendo peraltro in modo ottimale il proprio lavoro di pianta pioniera). In questo caso, purtroppo, le risorse limitate hanno obbligato l’impresa a triturare e lasciare sul posto il materiale di risulta: la speranza di tutti noi è che questo non comprometta la ricrescita delle specie prative e della preziosa e rara Rosa gallica, ben insediata nel prato dell’antico cimitero. Adesso, anche per non sprecare il lavoro svolto, si tratta di avviare un programma di manutenzione periodica dei due biotopi che, col Tagliamento e il bosco di Torrate, costituiscono il fiore all’occhiello del territorio sanvitese.
Roberto Petracco, Presidente dell’ODV Bosco della Man di Ferro.