Questo lembo boschivo ricostruito sull’orma dell’antico Bosco della Man di Ferro si situa in una porzione di territorio che ospita ancor oggi le tracce dell’antica foresta planiziaria. Esse si identificano nei popolamenti di latifoglie mesofile che si conservano, non lontano da questo luogo, a nord dell’abitato di Torrate e nella vegetazione delle siepi campestri che permangono in questa località denominata “Boscato”.
Il toponimo Boscato è evocativo di una estensione boschiva che le informazioni storiche riferiscono nel diciottesimo secolo essere suddivisa in molteplici, distinte, unità particellari.
Con la ripartizione fondiaria in questi luoghi interferiva una diversità ambientale che si basava sulla discontinuità del popolamento boschivo per la presenza di vaste aree umide. Della configurazione originaria dell’ambiente fa cenno, quale testimone d’eccezione a metà del secondo decennio del secolo scorso, il celebre letterato cesenate Renato Serra riferendo con una mirabile efficacia descrittiva di un territorio in cui – sono sue le parole – «di tanto in tanto si trova addirittura la palude, o piuttosto l’acquitrino; praterie velate d’acqua, boschetti e giuncaie cogli orli allagati».
Si assisteva allora, antecedentemente agli interventi generalizzati e sistematici di regimazione delle acque e di dissodamento dei terreni, realizzati specialmente a partire dagli anni del secondo dopoguerra, al manifestarsi pressoché nella sua integrità del paesaggio naturale delle risorgive. Tale ambito territoriale, infatti, si colloca nella zona della bassa pianura alluvionale posta alla base del conoide fluvioglaciale del Tagliamento in cui le acque sotterranee, nell’assetto originario dell’ambiente, affioravano in superficie dando luogo per erosione a morfologie depressionarie del suolo allagate in permanenza.
Un aspetto particolare del fenomeno al presente ancora lo possiamo osservare, non lontano da qui, nell’area costitutiva del biotopo regionale Sorgenti del rio Vignella, dove le polle sorgive assumono la forma di ampie pozze scavate dal moto dell’acqua in profondità negli strati del terreno.